Convegno Europeo
Prison Fellowship International
Romania

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Testimonianze

Ero in carcere…

carcere
“La collaborazione al bene comune si traduce per ciascuno, entro i limiti della sua competenza, nell'impegno di contribuire alla predisposizione di cammini di redenzione e di crescita, personale e comunitaria, improntati alla responsabilità. Tutto questo non deve essere considerato un'utopia”.
Messaggio di Giovanni Paolo II, Giubileo nelle Carceri
9 luglio 2000

Cosa intendiamo per “Giustizia Riparativa”?

Introduzione alla Giustizia Riparativa quale principio base del Progetto Sicomoro®.
I pricipi della Giustizia Riparativa sono stati adottati dall’ONU nel 2002.

Elementi di Giustizia Riparativa

Porre riparo al danno arrecato Tenendo conto del punto di vista delle Vittime.

I benefici della Giustizia Riparativa

Il grado di stress post-trauma diminuisce notevolmente.
Il desiderio di vendetta violenta tende a diminuire.
Sia le Vittime che i detenuti tendono a sentirsi meglio e sperimentare un senso e una sensazione di giustizia.
È sempre più difficile che coloro che abbiano commesso un reato possano tornare a ripeterlo una volta liberi.

Il Progetto Sicomoro e la Giustizia Riparativa

Il “progetto Sicomoro” si ispira, nel suo approccio metodologico, ai principi della Giustizia Riparativa (Restorative Justice).
Essa è comunemente definita come un insieme di pratiche che “valorizzano” la vittima, ponendola al centro della risposta del reato e, allo stesso tempo, tendono alla responsabilizzazione dell’autore del reato verso le conseguenze del suo comportamento.
La Giustizia Riparativa è un processo in cui le parti coinvolte dal crimine si incontrano per gestire “comunitariamente” gli effetti e le possibili soluzioni relative ai problemi causati dal reato, con il possibile esito della riconciliazione.
Tale esito può essere favorito dalla “mediazione”, ossia dalla relazione tra il reo e la sua vittima, guidata da figure professionali, così detti mediatori, che hanno l’obiettivo di guidare le parti alla riparazione degli effetti negativi del reato, suggerendo anche condotte riparatorie adeguate al caso concreto, non necessariamente di natura economica.
In molti Paesi UE la Giustizia Riparativa ha trovato collocazioni normative, anche se attualmente il suo livello di sviluppo è estremamente disomogeneo.
Vi sono infatti paesi che hanno introdotto norme che inseriscono nel sistema procedurale penale forme di giustizia riparativa quale sistema alternativo, per alcuni tipi di reato, al sistema sanzionatorio classico di tipo retributivo, in altri casi essa costituisce un sistema del tutto alieno rispetto al procedimento penale, trovando un ambito di operatività del tutto originale.
Tuttavia in tutti i Paesi UE la Giustizia Riparativa suscita un grande interesse, poiché risulta ormai statisticamente accertato come essa sia in grado di svolgere una importante funzione preventiva.
In tutti i paesi in cui è stata introdotta come sistema di riabilitazione del condannato, ma anche in quelli che hanno adottato forme riparative come alternative al sistema repressivo tradizionale, è stato constatato un sensibile calo della recidività.
Partendo da questo dato statistico, alcuni paesi, quali l’Irlanda, l’Inghilterra, la Germania, ne hanno esteso i confini di operatività, attivando degli interessanti progetti di prevenzione del crimine fondati sull’introduzione, a livello locale, di centri di mediazione di quartiere (Inghilterra ed Irlanda) o di condominio (Germania).
In Gran Bretagna ciò ha condotto all’inserimento dei principi della Giustizia Riparativa nel più ampio quadro delle politiche della sicurezza urbana, con norme e finanziamenti specifici.